iDOIl 27 maggio  2023, partecipiamo all'evento iDo: un futuro gentile, organizzato da Aido Piemonte per festeggiare i suoi 50 anni di attività.

L'evento, inserito all’interno del Festival della Gentilezza, in collaborazione con la Casa del Quartiere BarritoBiorfarmAzienda Agricola BargiolinaPapavero Rosso, Triciclo Odv, Liberipensatori “Paul Valéry“, Gypsy Musical Academy, con il patrocinio di Asvis, della Città di Torino, della Circoscrizione 8 e della Regione Piemonte, è anche l'occasione per rinnovare il patto di collaborazione per la cura e l'animazione del Giardino Gabotto. Il patto che era stato approvato nel 2019 ed è scaduto nel gennaio 2023, vede, nella sua veste rinnovata, oltre alle associazioni Triciclo OdV e Liberi pensatori Paul Valery, che erano già impegnate nella prima edizione, l'ingresso dell'associazione  A.I.D.O. Piemonte.

Vedi il programma dell'evento per tenerti aggiornato.

Per la manifestazione iDo:un futuro gentile, Triciclo OdV allestirà una sezione delle sua mostra "Cammini tra cielo e terra" intitolandola "Alberi e cura" per sottolineare il reciproco scambio di cura tra uomini e alberi.

L’intera mostra è composta da una cinquantina di fotografie che esprimono come diverse culture, nel corso dei secoli e dei millenni, hanno espresso la loro ricerca spirituale proprio a partire dagli elementi fondamentali del nostro pianeta: la terra, il fuoco, l’acqua, l’aria.

Fotografi professionisti nel 2008 donarono a TRICICLO le loro immagini scattate con grande sensibilità in terre lontane e vicine: Cesare Gerolimetto, Gianni Vecchiato, Marino Cattelan, Enzo Dalla Pellegrina. Grazie alla loro generosità abbiamo così potuto realizzare un progetto che ci stava a cuore e che vuole mettere in risalto quale profondo legame esista tra la contemplazione della natura e le aspirazioni più profonde di ogni sensibilità e spiritualità.

GuatemalaPer l’evento di oggi abbiamo scelto la sezione dedicata agli alberi, perché siamo all’interno di un giardino, oggetto di attenzioni speciali. Ma l'evento è soprattutto occasione per invitare i passanti a considerare l’importanza della presenza degli alberi attorno a noi e dello scambio reciproco di “cure” che si instaura tra loro e noi.

Tutti sappiamo che la nostra vita sarebbe impossibile senza gli alberi e i loro servizi: con la fotosintesi clorofilliana ci garantiscono il preziosissimo ossigeno, producono ogni sorta di frutti e ci offrono sostanze medicinali da sempre molto efficaci. Purtroppo la cura che l’umanità ha nei confronti degli alberi non è stata e non è sempre all’altezza della loro generosità nei nostri confronti: anzi! Probabilmente la migliore cura che possiamo attivare nei confronti degli alberi è quella di rispettarli, di lasciarli crescere nei loro habitat naturali e non interferire nella loro silenziosa ma operosa attività. Tuttavia, quando cerchiamo di ricreare nei territori umanizzati delle nostre città degli spazi e degli angoli di verde, la nostra attenzione e cura diventano molto importanti.

L'evento di oggi consegna questo messaggio a quanti frequenteranno questo giardino: prendiamocene cura tutti insieme, rispettiamo gli alberi, cerchiamo di conoscere i loro nomi, la loro origine e le loro esigenze vitali e facciamo quanto ci è possibile per rendere gradevole a tutti sostare alla loro ombra e godere della loro bellezza.

Già nel 2012 tutta la mostra “Cammini tra cielo e terra” era stata allestita presso il COES (Centro Oncologico ed Ematologico SubaNiagaralpino) che in quegli anni si affacciava esattamente sul giardino Gabotto, perché l’équipe medica del Centro l’aveva richiesta per un progetto di “umanizzazione dei luoghi di cura attraverso percorsi condivisi di scoperta e di bellezza”.

Siamo perciò molto contenti di essere qui oggi per partecipare a questo evento che pone all’attenzione di tutti l’importanza e la necessità di rapporti di cura e attenzione reciproca tra gli umani, gli animali e i vegetali in quanto tutti siamo espressione di intrecci vitali che ci accomunano e che non possiamo più ignorare.

Vedi le fotografie dell'esposizione del 2014 suFlickr