Genere: drammatico
Nazione: Italia - Canada
Anno: 2023
Durata: 100’
Regista: Umberto Spinazzola
Interprete principale: Michele Di Mauro https://www.instagram.com/michele_di_mauro/
https://www.facebook.com/micheledimauro
Altri interpreti in ordine alfabetico: Claudia Ferri, Riccardo Lombardo, Olivia Manescalchi, Chiara Merulla, Jerzy Stuhr
Produzione: La Sarraz Pictures, Rai Cinema, Megafun Productions
Musica: Robert Marcel Lepage
Fotografia: Matteo Bosi
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=GZ64vjA68Zk
Il regista
Umberto Spinazzola ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia all'Università degli studi di Torino, iniziando in seguito la carriera da regista per la televisione e per il grande schermo.
Il suo esordio nelle sale cinematografiche risale al 1996 con la commedia Cous Cous. Nel 2009 dirige il suo secondo lungometraggio, L'ultimo crodino, una commedia ispirata a un fatto di cronaca. Nel 2023 passa dalla commedia al dramma curando la regia e la sceneggiatura di Non morirò di fame.
Oltre al cinema, Spinazzola vanta una carriera ultradecennale come regista televisivo, iniziata nel 2007 con la terza edizione di Italia's Next Top Model. Nel 2011 comincia l'impegno con i prodotti di intrattenimento dedicati al mondo della cucina grazie a Fuori Menù, condotto dallo chef Alessandro Borghese. L'approdo ai programmi culinari si fa definitivo dall'anno successivo, quando Spinazzola inizia a dirigere le riprese di un reality cult come MasterChef, al quale lavorerà fino al 2019. Nel 2013 arriva anche la direzione di Hell's Kitchen - cui si dedicherà per quattro anni.
Le pubblicità
Spinazzola è anche il regista di moltissime pubblicità dedicate a prodotti alimentari.
(Da una scheda di Silvia Guzzo)
https://www.facebook.com/umberto.spinazzola/
Leggi anche una interessante intervista sul Corriere della Sera.
Il film
Pier, un ex chef con una stella Michelin, In seguito alla chiusura del proprio ristorante e a una crisi depressiva profonda ha perso tutto, ha abbandonato la famiglia ed è diventato un senzatetto. Alla morte della moglie, due anni dopo, torna a Torino la sua amata città natale e rivede la figlia adolescente, Anna, trasferitasi dalla zia.
Pier si sistema in una baracca del deposito edile di di Annibale, il suo migliore amico storico. Girovagando per le vie di Torino, Pier incontra Granata, un vecchio mendicante, esperto nel sopravvivere con niente, il quale sta raccogliendo gli avanzi. Con lui, Pier inizia un viaggio che lo aiuta a riconnettersi con il suo amore per la cucina, perso da tempo. Scavando nella realtà dello spreco alimentare, Pier riuscirà a superare i traumi passati, ritrovando la passione per la cucina e riallacciando il rapporto con sua figlia che qualche tempo dopo la morte della madre decide di restare con suo padre nella baracca.
La voce del suo talento si diffonde per le strade di Torino, attirando l'attenzione di coloro che hanno perso fiducia nel cibo vero e nella gioia di stare insieme. La cucina di Pier diventa un luogo di incontro e di riscatto, dove la condivisione di un pasto semplice e gustoso riaccende la speranza e la voglia di vivere.
Allo stesso tempo Pier si trova a dover vivere con una figlia adolescente che in realtà non conosce, imparando cosa significa davvero prendersi cura di qualcun altro.
Non morirò di fame è un film commovente e poetico che celebra la forza di volontà e la tenacia dello spirito umano. Attraverso la storia di Pier, ci invita a riflettere sul valore del cibo come elemento di unione e sul potere salvifico della passione. Un inno alla vita che nasce dalle macerie, un invito a non arrendersi mai, anche quando tutto sembra perduto.
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